“Spezza il tuo pane con l’affamato, introduci in casa i miseri ,,” (Is. 58,7-10)
Ormai
anche da noi c’è un coro: “portali a casa
tua”.
Chi
dice così ha ragione perché noi cristiani qualcosa dobbiamo fare, anche se non
proprio portarsi qualche migrante in casa, e l’unica cosa che tutti dobbiamo
condannare è il silenzio.
La
parola “poveri” nel nostro ricco mondo occidentale provoca quello che provocava
nei romani antichi il grido “barbari” e così i romani si affannavano a costruire
muraglie, inviavano eserciti a tenere a bada i “barbari”; noi facciamo la
stessa cosa riguardo i poveri e il povero di oggi che è il migrante. E’ la storia che si ripete? paura della messa
in discussione del proprio status economico? indifferenza alla miseria altrui
che si ritiene scontata ed inevitabile? ma per il cristiano dovrebbe essere una
parte di storia che non dovrebbe mai vivere.
Quelle
persone lacere, bisognose di un po’ di pane e solidarietà, che pedantemente ci
tendono la mano, ero io, dice il Signore, “ERO IO!”
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: “In verità vi dico: uno di voi mi tradirà”. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io Signore?” (Mt Leggi tutto…
13/04/2025 SETTIMANA SANTA 2025 Molti potenti del mondo giurano sulla Bibbia. Ma Gesù non scrisse nulla, se non quello sulla polvere di Gv 8,1-11, come d’altronde non scrivevano i “rabbì” o i profeti in Israele, Leggi tutto…
06/04/2025 V Domenica di Quaresima anno C Gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, ci Leggi tutto…
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Commento domenicale 09/02/2020
Pubblicato da Edoardo Amadio il
V DOMENICA T.O. – anno A
“Spezza il tuo pane con l’affamato, introduci in casa i miseri ,,” (Is. 58,7-10)
Ormai anche da noi c’è un coro: “portali a casa tua”.
Chi dice così ha ragione perché noi cristiani qualcosa dobbiamo fare, anche se non proprio portarsi qualche migrante in casa, e l’unica cosa che tutti dobbiamo condannare è il silenzio.
La parola “poveri” nel nostro ricco mondo occidentale provoca quello che provocava nei romani antichi il grido “barbari” e così i romani si affannavano a costruire muraglie, inviavano eserciti a tenere a bada i “barbari”; noi facciamo la stessa cosa riguardo i poveri e il povero di oggi che è il migrante. E’ la storia che si ripete? paura della messa in discussione del proprio status economico? indifferenza alla miseria altrui che si ritiene scontata ed inevitabile? ma per il cristiano dovrebbe essere una parte di storia che non dovrebbe mai vivere.
Quelle persone lacere, bisognose di un po’ di pane e solidarietà, che pedantemente ci tendono la mano, ero io, dice il Signore, “ERO IO!”
Buona domenica
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