Commento domenicale 16/02/2020

Pubblicato da Edoardo Amadio il

VI  DOMENICA  T.O.   anno A

“Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge … ma se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.”  (Mt.5,17-37)

Il Signore non è venuto ad abolire la Legge, ma dice San Paolo che siamo giustificati per la fede indipendentemente dalle opere della Legge. (Romani 2,28)

La Legge consisteva proprio nelle osservanze e prescrizioni giudaiche nella loro funzione difensiva del dono di Dio, della preziosa eredità della fede dei Padri in un unico Dio, fede che era vissuta minacciata dalla cultura greca, una cultura razionale, politeista, tollerante, che costituiva una forte pressione verso l’uniformità culturale e minacciava così l’identità di Israele. 

Contro questa pressione culturale, era necessario creare un muro di distinzione, uno scudo di difesa a protezione della preziosa eredità della fede giudaica; tale muro consisteva proprio nella LEGGE: le osservanze e le prescrizioni giudaiche.

Ma ora con Cristo il muro tra Israele e i pagani non era più necessario: è Cristo che garantisce la nostra vera identità nelle diversità delle culture. Con Cristo Gesù non è la circoncisione che vale (la Legge) e nemmeno la non circoncisione, ma “la fede che si rende operosa per mezzo della carità.” (Gal.5,6)

Buona domenica

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