“A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; ..”
(Gv. 1,29-34)
In questa cultura dominata dal mito dell’autosufficienza e dell’individualismo ci chiediamo: “hanno ancora significato termini come peccato, vergogna, contrizione, penitenza, perdono?”.
Assistiamo ormai da molti anni alla crisi del sacramento della penitenza, una disaffezione che coinvolge anche i praticanti.
Siamo in un periodo di cambiamento culturale in cui l’uomo non prova più il senso del peccato. La responsabilità del male e ogni responsabilità sono riversate sulla natura, la cultura, la società .. le strutture, sollevando il singolo da ogni responsabilità sul suo operato. La coscienza individuale svanisce di fronte alla coscienza collettiva, col “così fan tutti” si nega la singola responsabilità morale riversando nell’ambiente l’errore personale.
Dobbiamo pensare però, almeno noi cristiani, che il peccato non è un atto puramente privato, ma è un “non amore”, una “non carità” è anche un atto di “non giustizia”, come intesa da Gesù, quindi atto sociale ed ecclesiale.
Se il peccato viene vissuto come dimensione ecclesiale anche il perdono, la confessione, non sarà più vissuta come un atto “puramente formale” responsabile dell’allontanamento di molti fedeli, ma sarà celebrata come il ripristino della giustizia, voluta da Gesù, che si espande tutto attorno a noi.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: “In verità vi dico: uno di voi mi tradirà”. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: “Sono forse io Signore?” (Mt Leggi tutto…
13/04/2025 SETTIMANA SANTA 2025 Molti potenti del mondo giurano sulla Bibbia. Ma Gesù non scrisse nulla, se non quello sulla polvere di Gv 8,1-11, come d’altronde non scrivevano i “rabbì” o i profeti in Israele, Leggi tutto…
06/04/2025 V Domenica di Quaresima anno C Gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, ci Leggi tutto…
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Commento domenicale 19/04/2020
Pubblicato da Edoardo Amadio il
II DOMENICA Di PASQUA – Anno A
“A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; ..”
(Gv. 1,29-34)
In questa cultura dominata dal mito dell’autosufficienza e dell’individualismo ci chiediamo: “hanno ancora significato termini come peccato, vergogna, contrizione, penitenza, perdono?”.
Assistiamo ormai da molti anni alla crisi del sacramento della penitenza, una disaffezione che coinvolge anche i praticanti.
Siamo in un periodo di cambiamento culturale in cui l’uomo non prova più il senso del peccato. La responsabilità del male e ogni responsabilità sono riversate sulla natura, la cultura, la società .. le strutture, sollevando il singolo da ogni responsabilità sul suo operato. La coscienza individuale svanisce di fronte alla coscienza collettiva, col “così fan tutti” si nega la singola responsabilità morale riversando nell’ambiente l’errore personale.
Dobbiamo pensare però, almeno noi cristiani, che il peccato non è un atto puramente privato, ma è un “non amore”, una “non carità” è anche un atto di “non giustizia”, come intesa da Gesù, quindi atto sociale ed ecclesiale.
Se il peccato viene vissuto come dimensione ecclesiale anche il perdono, la confessione, non sarà più vissuta come un atto “puramente formale” responsabile dell’allontanamento di molti fedeli, ma sarà celebrata come il ripristino della giustizia, voluta da Gesù, che si espande tutto attorno a noi.
Buona domenica
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