Commento domenicale 03/01/2021
“In principio era il verbo e il verbo era presso Dio e il verbo era Dio..” (Giovanni, Il Prologo)
Dio è “verbum”, parola, una cosa così piccola che appena pronunciata è già finita.
Dio si è fatto uomo per una pazzia d’amore, da infinito si è fatto spazio, l’abitatore dei cieli ora abita la terra perché anche noi abitatori della terra un giorno potessimo trovare dimora nei cieli. Ora l’eterno si è fatto storia, parla all’uomo e può instaurare una relazione (che poi diverrà alleanza) con gli uomini, perché vuole essere il Dio con noi e ci indica l’alterità il riconoscere nella relazione l’altro, diverso da me, cominciando dal totalmente altro che è Dio stesso.
Nasce in una mangiatoia per animali l’esatto opposto della magnificenza, della potenza, della ricchezza, della grandezza che ci si aspetterebbe dalla divinità scesa in terra.
Dio si è fatto piccolissimo togliendosi tutto pur di passare dalla strettissima porta dell’umanità per entrare in relazione con l’uomo.
La credibilità che Dio è amore doveva passare attraverso l’incarnazione perché dovevamo sapere, ed è venuto a dircelo lui “il verbo Dio fatto uomo”, Gesù, che l’amore è la speranza ed il fine della nostra storia.
Buona domenica
0 commenti