Commento domenicale 21/03/2021
V Domenica di Quaresima ano B
Liturgia: l’atto penitenziale e la Santa Messa domenicale.
L’atto penitenziale (confiteor) è nato in epoca medievale ed è di origine monastica e devozionale; prima della riforma di Paolo VI era un’azione “privata”, che riguardava il sacerdote e i chierichetti che rispondevano, un po’ come tutta la messa, ma successivamente, per esplicita decisione del papa, è divenuto un rito di tutta l’assemblea radunata: “Si chiede perdono a Dio per le colpe di tutti e il sacerdote supplica che egli accolga la preghiera e che voglia concedere il perdono.” (Enrico Mazza –La celebrazione eucaristica- 1999)
Chiedere perdono per le colpe di tutti, è chiedere perdono delle colpe di noi “Chiesa”, come spiegato nella presentazione del documento “Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato” per la giornata del perdono nell’anno del giubileo del 2000. Il Presidente della Commissione Teologica Internazionale Cardinale Joseph Ratzinger, poi papa Benedetto XVI: “La Chiesa chiede da sempre il perdono dei peccati prima di celebrare il sacrificio eucaristico”, certamente non intendeva dire le venialità di ognuno commesse nella settimana, stesso pensiero nello stesso documento è ribadito da Papa Giovanni Paolo II.
Se per sei giorni ci battiamo il petto per i nostri peccati, mea culpa mea culpa mea maxima culpa, la Domenica noi Chiesa chiediamo perdono per la Chiesa, per gli errori, peccati, di ieri e di oggi, per l’incapacità di realizzare lo spirito del Vangelo.
Buona domenica
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