Commento domenicale 12/12/2021
Domenica III di Avvento anno C
Un futuro con sempre meno sacerdoti?
Già il Concilio Vaticano II aveva previsto un rito per una celebrazione domenicale in assenza del presbitero. Si pensò ad una celebrazione della Parola di Dio che potesse essere seguita dalla comunione eucaristica.
Oggi il Magistero, sottolineando l’assoluta irrinunciabilità per i fedeli della celebrazione eucaristica nel “Giorno del Signore”, prevedendo in un prossimo futuro la sensibile diminuzione di presbiteri, lascia al vescovo diocesano l’incombenza di preparare il rito per un’“ASSEMBLEA DOMENICALE NELLA IMPOSSIBILITA’ DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA”.
Anche nella nostra diocesi si stanno verificando situazioni in cui non è possibile garantire sempre la celebrazione eucaristica domenicale o festiva ed il nostro Vescovo, già nel novembre 2018, ha predisposto il rito a “guida” di un laico in assenza del ministro ordinato.
Ora non si tratta di “presiedere” nemmeno di “sostituire”, ma di guidare le diverse persone, ministri, (da “minus”, meno, minore, cioè povero o meglio ancora servitore) già attivi nelle messe domenicali; i ministri della Parola di Dio, i ministri della comunione, i cantori, i sacristi… e dare i tempi di questa liturgia che ricorda e ricalca i temi della messa: l’introduzione; l’atto penitenziale; la liturgia della Parola; le preghiere dei fedeli e poi la piena partecipazione al precetto domenicale, insieme a tutta la Chiesa, con la comunione. L’eucarestia distribuita viene presa da una messa precedente della stessa parrocchia o da una chiesa vicina, Eucarestia consacrata quella stessa mattina. Con questo rito si permette al popolo di Dio, alla Chiesa, di assolvere al precetto domenicale pur non potendo celebrare l’eucarestia (si parla sempre di assemblea celebrante e di “presidenza” del sacerdote) e questo solo per far fronte a situazioni improvvise ed eccezionali e non fosse possibile recarsi in un’altra chiesa più vicina.
Buona domenica
0 commenti