Domenica 27 marzo 2022 – 4^ di Quaresima C
INTRODUZIONE (dopo il canto iniziale)
Le vicende umane [come direbbe il teologo Karl Barth: il credente in una mano tiene il Vangelo e nell’altra il giornale] possono essere illuminate dalla Parola, e invase dalla gioia in forza della misericordia che Dio ci usa. Questa IV domenica di Quaresima ci invita a riscoprire questo dono, di cui siamo allo stesso tempo destinatari e ambasciatori.
Il brano di Luca, spunto biblico per molti artisti e conosciuto probabilmente da tutti, rifocalizza l’attenzione sulla misericordia del Padre. Eppure tendiamo a dimenticare a chi e per quale motivo Gesù ha raccontato questa parabola. Non si rivolge ai peccatori, ma ai giusti: a farisei e scribi che hanno falsato il rapporto con Dio, non hanno capito che Lui ama tutti gratuitamente. Il figlio maggiore ci rappresenta ed è il personaggio che ha più da insegnarci, perché, pensando anche a quanto capita oggi dimentichiamo che, nell’ottica di Dio, nella sua casa ci sono solo figli. Tutti figli. Allora, anche grazie a questa celebrazione, sentiamoci uniti a coloro che hanno dovuto abbandonare le loro case, la loro quotidianità. Sentiamoci solidali coi volontari di tutta Europa a Cracovia per aiutare i profughi; con nonno Mario che ospita 7 ragazzi ucraini; preghiamo per la giornalista Vika scomparsa nel mistero mentre cercava di dire la verità; per Diego, lucido e folle, che uccide i genitori per l’eredità; per la nostra società che si rivede in una situazione sanitaria ancora confusa; per il creato, messo alla prova, da proteggere con impegno; per Luca che ritrova se stesso in cammino sulla via francigena.
Il padre del Vangelo, ci ricorda che siamo fratelli. La fraternità è un dono, l’incontro con il Dio di Gesù ci aiuti a custodirlo.
A questo punto segue la preghiera di colletta
Richiesta di perdono (dopo l’omelia)
+ La Parola che abbiamo ascoltato intende provocare cambiamenti, ci spinge a progettare esodi, movimenti… Invochiamo misericordia e la forza di abitare con responsabilità le conseguenze di quanto in noi produce l’ascolto.
“Si è allontanata da voi l’infamia d’Egitto”.
L’azione di Dio non è solo liberazione dal male, ma anche ricostruzione, ripartenza e la salvezza non è solo offerta al singolo ma all’intero popolo. Invochiamo insieme misericordia per rimetterci in cammino, insieme.
Kyrie eleison
“Ha affidato a noi il ministero della riconciliazione”.
Il perdono non è un semplice aggiustamento, ma una vera e propria trasformazione delle relazioni e così l’uomo da “sbagliato”, diventa “giustizia di Dio”. Affidiamoci al Padre perché ci cambi dentro e ci renda promotori di perdono. Christe eleison
“Cominciarono a far festa”.
Il Padre continua a chiamare i peccatori a rinnovarsi nel suo Spirito e manifesta il suo amore nella grazia del perdono. A volte anche noi spezziamo l’alleanza con Dio, ma lui ci risponde con un vincolo nuovo in Gesù, così la festa sarà senza fine ma solo quando, chiusa la porta, saremo tutti insieme a lui. Kyrie eleison
+ Dio che è Padre buono ha misericordia di noi, perdona i nostri peccati e ci conduce alla vita eterna. Amen.
Si recita la professione di fede (Credo Apostolico)
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