Commento domenicale 18/12/2022
IV Domenica di Avvento anno A
“Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa.” (Mt 1,18-24)
Maria portava un segno evidente dell’azione di Dio dentro di lei che solo Giuseppe poteva sapere. Gesù solo giuridicamente era suo figlio: “Gesù quando incominciò il suo ministero aveva circa trent’anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe..” (Lc 3,23)
Giuseppe deve rivisitare tutta la sua vita, la storia che sta vivendo è oltre ogni immaginario e l’averlo accettato lo porterà là dove non avrebbe voluto andare, diventare padre e non essere padre, perché “ora il Creatore stesso interviene direttamente nella sua creazione” (J. Ratzinger). Era sposo di Maria e solo con un atto di amore vero, tutto umano, rinuncia alla sua vita per riconoscere un disegno di Dio che nemmeno comprende. Salva Maria e salva la sua stessa vita salvando il loro essere sposi.
Giuseppe non può comprendere con la mente il succedersi dei fatti e non si contorce per capire, non rincorre diritti o giustizia, ama e basta, chi ama non ha diritti e l’unica giustizia diventa la vita della persona amata.
I Vangeli non riportano nessuna parola di Giuseppe, ma per tutti coloro che vivono la storia della vita dà una splendida lezione di umanità.
Buona domenica
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