Commento domenicale 29/01/2023
Oggi il commento è su Maria, la madre di Gesù.
“Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: “ … anche a te una spada trafiggerà il cuore.” (Lc.2,22-32)
Mi piace pensare alla vita e all’essere di Gesù vero uomo, oltre all’essere vero Dio, e vera donna per Maria, essere “veri” con appunto i limiti dell’umano, come tutti noi. Inaccettabile per la Chiesa il pensiero di una progressiva autocoscienza di Gesù e Maria di essere al centro della storia della salvezza. Lo aveva ipotizzato, per Maria, Jean Guitton, pensatore e consigliere di Paolo VI e di Giovanni XXIII prima, che lo aveva invitato, “unico uditore laico”, al Concilio Vaticano II, ma dovette fare marcia indietro obbligato dal “Sant’Uffizio”. Certamente Gesù sapeva di essere vero Dio contrariamente non avrebbe senso la storia della salvezza. Maria, e forse solo lei, sapeva chi era suo figlio, ricordandosi del divino concepimento al che aveva risposto all’angelo: “tutte le genti mi chiameranno beata”.
Ora per un attimo immaginiamo Maria sotto la croce dov’è appeso suo figlio Gesù.
Maria sapeva bene che suo figlio era innocente, buono, che aveva fatto solo del bene alla sua gente, ma se quell’immenso dolore vale per tutte le madri per Maria c’era una spada di più; com’era possibile che suo figlio, il figlio di Dio, Dio stesso fosse appeso ad una croce?
Ma per te Maria, qualunque sia stata quella spada sotto la croce, sicuramente di profondo dolore, il tuo Gesù darà una pronta guarigione al tuo cuore.
Buona domenica
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