Domenica 29 ottobre 2023 – XXX TOA – Matteo 22,34-40

Pubblicato da emme il

Amerai il tuo prossimo come te stesso. A commento di queste parole del vangelo (Gesù in realtà qui cita un passo del Levitico) vi riporto una notizia che forse avete avuto modo di incrociare in questa settimana. L’esame del DNA ha permesso recentemente di identificare i corpi di due italo-israeliani che sono stati massacrati da Hamas il 7 ottobre nel kibbutz di Be’eri dove vivevano. Il figlio Yoatam ha tenuto un breve discorso durante la cerimonia di addio. “Papà è stato ucciso e abbandonato da persone che non riescono a capirlo. Razzisti che odiano lo straniero, estremisti che santificano morte e vendetta anziché vita” ma, continuava il figlio “non lasceremo i politici danzare sul suo sangue. Non faremo silenzio quando i cannoni ruggiscono, e non dimenticheremo che papà amava la pace… Non scrivete il nome di padre su una bomba”. E ancora “La risposta non può essere la vendetta. Papà non ha dimenticato che a Gaza vivono anche persone innocenti, bloccate tra il martello del governo di Israele e l’incudine della dittatura di Hamas. Hamas, che è il nemico non i palestinesi”. Poi ha concluso: “La guerra non finirà davvero finché non porteremo la pace. E anche quando celebriamo un funerale dopo l’altro, non possiamo dimenticare la vita. La vita che papà amava tanto. Perché c’era vita prima della guerra, ci sarà vita dopo, e c’è vita durante la guerra. Ed è permesso amare. Amare la vita che era e la vita che c’è ancora, amare il mondo e amare l’essere umano”. Cosa aggiungere a commento dell’invito ad amare il prossimo come se stessi? Sto terminando un libro sulla straordinaria figura di Annalena Tonelli. È un nome che forse non vi dice nulla. È il nome di una donna che appena laureata parte dalla sua Forlì e si immerge nelle drammatiche vicende di uomini e donne del Kenya prima, della Somalia poi, dove verrà uccisa il 5 ottobre del 2003, vent’anni fa. Annalena, leggo dalle ultime pagine del libro, è una donna che è uscita dalle misure umane. Si è appassionata alla civiltà umana: si è appassionata agli uomini e alle donne nella loro unicità e differenza. Il punto non è Dio (e lo si dice di una donna fermamente credente), anche se Dio non esistesse, ha detto, non cambia l’amore. Su un foglietto sono state trovate scritte di suo punto alcune parole: “Non parlate di me che NON avrebbe senso… Ed ora tutti insieme incominciamo a servire il Signore, perché fino ad ora ben poco noi abbiamo fatto”. Amare è misurare le parole e abbondare nei gesti che dicono la verità dell’amore. L’abbiamo sentito anche dal passo di Esodo. Amare è non molestare il forestiero. Amare è non maltrattare l’orfano e la vedova. Amare è prestare denaro senza diventare usurai. Amare è restituire il necessario a chi ha solo il necessario per vivere. Facciamo la fatica di capire cosa è necessario fare per andare oltre la misura, come ha fatto Annalena, come ha fatto Yoatam.


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