Commento domenicale 11/02/2024
DOMENICA VI T.O. anno B
«Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris», ovvero: «Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai». (Gen 3,19)
Queste parole un tempo venivano dette in chiesa il giorno delle ceneri mentre il sacerdote ci cospargeva il capo con la cenere. Cristiani o no ricchi o poveri è una verità e realtà che riguarda tutti, atei compresi che sembrano intangibili nella loro indifferenza, anche loro ritorneranno polvere.
Le “ceneri”, inizio della Quaresima, sono per noi cristiani un momento per fermarsi a riflettere sulla grandezza, importanza, bellezza, gioia, impegno, unicità della nostra vita e sul rapporto con gli altri e contemporaneamente, con un atto di onestà intellettuale, fare un bagno di umiltà.
Lo diceva bene madre Teresa di Calcutta con la saggezza che viene dalla fede in un Dio amorevole che “non lascerà cadere il suo servo, non morirà nella fosse né mancherà di pane ..” (Is 51,14), dalla certezza della “Provvidenza”:
“Ama la vita così com’è, amala pienamente senza pretese, amala quando ti amano e quando ti odiano, amala quando nessuno ti capisce .. amala quando ha senso o quando non sembra averne nemmeno un po’, amala nella piena felicità, quando sei forte e quando ti senti debole e hai paura, amala non soltanto per grandi piaceri e le enormi soddisfazioni ma anche per le piccolissime gioie, amala anche se non ti dà ciò che potrebbe e se non è come la vorresti. Amala ogni volta che nasci ed ogni volta che stavi per morire, ma non amare mai senza amore. Non vivere mai senza vita.”
Buona domenica
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