Commento domenicale (05/11/2017)

Pubblicato da emme il

San Giuseppe, 05 Novembre 2017

Domenica XXXI del T.O.

“Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno…” (Mt.23, 1-12)

Al centro delle letture di questa Domenica troviamo una vera e propria requisitoria contro i sacerdoti e le guide spirituali del popolo, che in parte si può applicare ai maestri religiosi di tutti i tempi.

Ora lasciamo la riflessione di Gesù “.quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere..” alla categoria interessata, il clero.

Per noi se scrutiamo con attenzione il Nuovo Testamento, dobbiamo rilevare che i vescovi e i sacerdoti, proprio in ragione del mandato loro affidato da Cristo, non vanno assolutamente sottovalutati e non è vero che non meritino le dovute attenzioni e onori. “soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento” (1Tm 4, 17).

Essi infatti hanno deciso, per la causa dell’annuncio della Parola, di consacrare per intero la loro vita e non dobbiamo di certo fermarci al solo loro celibato obbligatorio che… è pure legge umana e quindi può essere cambiata.

Anche l’impegno di una coppia di ragazzi che intendono dare inizio ad una  famiglia, preso davanti a dei testimoni oppure alla loro coscienza e al loro cuore, non è affatto di meno:  “prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.

Anche per costoro essere fedeli alla promessa è realizzare in pienezza la vita perché come dice il Signore “non c’è amore (vita) più grande che dare la propria vita per un altro”.

BUONA DOMENICA

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