Commento domenicale 07/07/2024

Pubblicato da Edoardo Amadio il

Possiamo credere o non credere alle apparizioni della Madonna e ai fatti soprannaturali che a volte seguono come per esempio a Fatima. Vere o non vere possono cambiare la vita di alcuni fedeli, ed è già una grande cosa che da sola dovrebbe spegnere ogni polemica o dubbio di opportunità o verità; non cambia però la storia della Chiesa, non quella del mondo. I fatti in sé mi ricordano quello che dicevano i farisei sotto la croce: “Se tu sei Figlio di Dio, scendi giù dalla croce .. e noi crederemo..” (Mt 27, 29-34). Per costoro, come anche oggi per noi,  quel “crederemo in lui” cosa avrebbe significato?; che sarebbero diventati buoni, onesti, avrebbero perdonato settanta volte sette, non avrebbero più pensato al denaro, ma al bene del prossimo dando inizio al regno di Dio? C’è un credere (anche solo così è positivo) che è il credere del demonio, che pure lui, più di ogni altro, ha visto e conosce le cose di Dio: “Io so chi tu sei: il santo di Dio!”  (Mt 1,21-28). Credere, per il cristiano, significa fare la volontà di Dio, cosa che ovviamente va ben oltre il credere del demonio. Mi ricordo che un giorno i farisei chiesero a Gesù un segno dal cielo, non un segno qualsiasi, ma un segno che .. obbliga a credere.                                                                                                                                                                                                                                                                    

La richiesta, o il solo desiderio dei segni dal cielo, è l’opposto di una sincera ricerca della verità per l’uomo, per quella occorre percorrere altre vie. Le apparizioni della Madonna non aggiungono nulla al Vangelo ed il necessario “deposito della Rivelazione” è sufficiente per alimentare l’esistenza cristiana. Spesso noi vogliamo fare collezione di segni, ma Gesù ci ammonisce: “Voi non avrete segni” (Lc 11,29-39). Il silenzio di Dio è una cosa molto grossa e importante, è la sua rivelazione più precisa: “…una sottile voce di silenzio.” (1Re 19) Dio si cela nel grembo misterioso del silenzio, della contemplazione quieta. Solo là può essere incontrato e svelarsi.

Buona  domenica

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