Commento domenicale 08/09/2024
08 Settembre 2024 Domenica XXIII T.O. anno B
“Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.”
Si riceve l’assoluzione dei propri peccati all’inizio di ogni eucarestia?
Sì, altrimenti non hanno senso le parole della liturgia penitenziale, è un perdono autentico per tutti coloro che lo chiedono con fede. Veniamo perdonati da quei peccati che non ci separano radicalmente né da Dio né dai nostri fratelli, quelli che vengono chiamati “peccati veniali”, i peccati dell’esistenza quotidiana. Perdono lo chiede per tutti anche il sacerdote dopo la lettura del Vangelo dicendo “La Parola del Vangelo cancelli i nostri peccati”; perdono lo abbiamo soprattutto quando ci accostiamo a ricevere l’Eucarestia “..Fortificandoci nella carità, cancella i nostri peccati veniali e ci preserva in futuro dai peccati mortali.” (Compendio del Catechismo 292).
E per i peccati gravi, mortali?
Can. 916 – Colui che è consapevole di essere in peccato grave, non comunichi al Corpo del Signore senza avere premesso la confessione sacramentale, a meno che non vi sia una ragione grave e manchi l’opportunità di confessarsi; nel qual caso si ricordi che è tenuto a porre un atto di contrizione perfetta, che include il proposito di confessarsi quanto prima.
La contrizione perfetta richiesta è dare il giusto valore alla propria coscienza, alla spiritualità, dove solo Dio che tutto conosce e vede può giudicare, ma non basta, rimane l’obbligo di confessarsi quanto prima, di avvicinarsi cioè alla Chiesa di Cristo che ha ricevuto il potere (collegato alla stessa autorità di Gesù) di rimettere i peccati, (Mt 9,8) e poi ancora “A chi li rimetterete saranno rimessi.” (Gv 20,22-23)
Buona domenica
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