Commento Domenicale 07/01/2018

Pubblicato da Edoardo Amadio il

07/01/2018 DOMENICA SECONDA DOPO NATALE – BATTESIMO DEL SIGNORE

“In quel tempo, Giovanni proclamava: ”Viene dopo di me uno che è più forte di me .. io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo” (Mc. 1,7-11)

Il Battesimo è stato fondato da Gesù? No, Anche se la Chiesa si è riunita da subito attorno al nuovo Battesimo “in Spirito Santo” e alla cena (Eucarestia): al tempo di Gesù c’era Giovanni, il Battista, che battezzava. Giovanni prometteva che Dio, il giorno del giudizio, avrebbe perdonato i peccati di coloro che si facevano battezzare perché avrebbe visto “il segno del battesimo” con la promessa di pentirsi e di condurre una vita corretta. Anche Gesù si è fatto battezzare da Giovanni, il battesimo di Gesù non ha nulla a che fare col nostro Battesimo, ma fu lo stesso un momento di smarrimento e difficoltà da far comprendere ai nuovi cristiani; Gesù è senza peccato e non ha bisogno di nessun segno da mostrate nel giorno del giudizio per evidenziare la promessa di buoni propositi, lui è il figlio di Dio, quel giorno sarà lui stesso il giusto giudice. Gesù vuole dirci che è anche VERO uomo, non solo VERO Dio; vuole dirci che in ogni uomo, anche nel peccatore, c’è Lui: “ero carcerato e mi siete venuti a trovare”. (Mt.25,36)
In entrambi i battesimi abbiamo l’acqua come un mezzo sacramentale. Gli ebrei si immergevano nelle acque correnti del Giordano; anche per il nostro Battesimo l’acqua corrente sarebbe originale e perfettamente coerente col rito del Battesimo che non prevede la benedizione “dell’acqua”, quasi diventasse una potenza in sé (non abbiamo la grazia sacramentale per merito dell’acqua o del rito), ma il rito valorizza la dimensione di fede con la benedizione “sull’acqua”. Il Sacramento si ha per opera della fede che trasforma la realtà naturale in presenza e azione salvifica di Dio, nel Battesimo è la fede della Chiesa, senza fede abbiamo solo cerimonie e non sacramenti. E’sempre la fede che concretizza il sacramento e mi piace pensare all’Eucarestia a quell’AMEN detto all’affermazione del ministro: “Corpo di Cristo” e noi con le mani a formare un trono o una culla per accoglierlo degnamente.
Buona Domenica e ancora un Buon 2018

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