Comento domenicale 16/03/2025

Pubblicato da Edoardo Amadio il

16/03/2025   –  II Domenica di Quaresima  anno  C

Il rito del calice, profezia della croce.

La liturgia eucaristica si mostra come obbedienza al comando di Cristo “Fate questo in memoria di me”, come imitazione della cena liturgica di Gesù nel cenacolo prima di patire. L’imitazione, ossia partecipazione dell’ultima cena, è sempre su due piani:

  1. Sul piano del rito come una forte rassomiglianza rituale con l’ultima cena: il rito è fatto di gesti e cose visibili, di parole e di suoni, di colori, di profumi e di sensazioni;
  2. Il secondo piano è costituito dal rapporto che il rito ha con l’evento di salvezza. Si tratta di un rapporto ontologico (in teologia ciò che dimostra a priori l’esistenza di Dio), questo rapporto costituisce la sacramentalità del rito che è la natura profonda, la vera natura del rito liturgico;

La Chiesa ha definito il pane ed il vino con la propria celebrazione eucaristica negli stessi termini del pane e del vino dell’ultima cena: corpo e sangue di Cristo.

Il termine “calice” nella Bibbia ha molte accezioni metaforiche, può indicare il destino di una persona oppure le prove da attraversare o il castigo da subire, è anche simbolo della benedizione (1Cor10,16) e calice dell’alleanza. E’ anche usato nei culti e richiama i riti sacrificali. Nella liturgia non si dice “Questo è il mio sangue”, bensì “Questo è il calice del mio sangue”. Il calice non è un contenitore qualunque e il vino è segno della gioia che Dio dona agli uomini: dalla croce Gesù dona il suo spirito.  

Sangue versato è in stretto rapporto con la morte violenta. Versare il sangue significa distruggere il veicolo della vita e quindi la vita stessa e versare il sangue è il gesto specifico che descrive la crocifissione. Gesù è l’attore della nuova alleanza, ma l’alleanza con un morto è puro non senso, inoltre questa alleanza è eterna, e quindi è necessario che Gesù sia vivo anche dopo la disfatta della morte: dietro la sua morte già compare la risurrezione. Gesù non dà ai discepoli un calice di sangue, ma un calice di vita spesa per loro totalmente, senza restrizioni, fino alla morte. 

Buona domenica

Categorie: Commenti domenicali

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