Commento domenicale 01/05/2022
III Domenica di Pasqua anno C
“..il terzo giorno resuscitò da morte.”
La risurrezione di Gesù, pur essendo avvolta dal mistero, è fondamento della verità della nostra fede personale in Cristo, al punto che, secondo San Paolo, senza la risurrezione di Gesù la nostra fede è vuota e nulla. Alla risurrezione è legato anche l’enigma storico rappresentato dalla nascita del Cristianesimo. Come spiegare come dopo un completo fallimento e una morte ripugnante, di un giustiziato sul patibolo della croce, si sia potuti arrivare alla diffusione quasi esplosiva, di questo messaggio, in maniera così diversa dalla graduale silenziosa o violenta diffusione di altre religioni?
Così anche “il terzo giorno” resuscitò da morte.” non è una data “teologica”, ma il giorno di un avvenimento che per i discepoli è diventato la svolta decisiva dopo la follia della croce, infatti quel terzo giorno, (un giorno qualsiasi, il primo della settimana per gli ebrei) ha modificato il racconto stesso della creazione e del Decalogo: per quanta importanza avesse nella tradizione il Sabato (Shabbath, deriva da una parola che significa cessare e ricorda il giorno in cui il Signore concluse la creazione), ora viene sostituito dalla Domenica. Allora è evidente che solo un evento di un potere sconvolgente poteva provocare la rinuncia al Sabato e la sua sostituzione mediante il “primo giorno della settimana”, che diventa il giorno di festa, il “dies dominicus”, il giorno del Signore, la Domenica.
“Questa rimane una delle prove più forti del fatto che in quel giorno è successa una cosa straordinaria, la scoperta del sepolcro vuoto e l’incontro col Signore risorto” (Joseph Ratzinger, Gesù di Nazaret -Libreria Vaticana 2011)
Buona domenica
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