“Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo
fratello e non t’accorgi della trave che è nel tuo?”
E’
un brano dedicato contro l’ipocrisia, la nostra.
C’è una legge in psicologia che dice che più le cose ti sono vicine e meno ne hai coscienza, concetto decisamente contro-intuitivo perché lontano dalle nostra sensibilità e dal pensiero comune.
Questo
sta a significare che posso anche conoscere tutto di tutti, ma non posso dire
di sapere chi sono io.
La
parola di Gesù, straordinariamente vera, continua e sviluppa l’appello che
abbiamo ascoltato la settimana scorsa: “Non giudicate..”
Allora
noi dobbiamo coltivare nel cuore una predisposizione: avere tanta tolleranza
non solo verso gli altri, ma verso noi stessi e per primi.
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Commento domenicale 03/03/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
Domenica VIII T.O. anno C (Lc.6,39-45)
“Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non t’accorgi della trave che è nel tuo?”
E’ un brano dedicato contro l’ipocrisia, la nostra.
C’è una legge in psicologia che dice che più le cose ti sono vicine e meno ne hai coscienza, concetto decisamente contro-intuitivo perché lontano dalle nostra sensibilità e dal pensiero comune.
Questo sta a significare che posso anche conoscere tutto di tutti, ma non posso dire di sapere chi sono io.
La parola di Gesù, straordinariamente vera, continua e sviluppa l’appello che abbiamo ascoltato la settimana scorsa: “Non giudicate..”
Allora noi dobbiamo coltivare nel cuore una predisposizione: avere tanta tolleranza non solo verso gli altri, ma verso noi stessi e per primi.
Buona Domenica
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