“Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo
fratello e non t’accorgi della trave che è nel tuo?”
E’
un brano dedicato contro l’ipocrisia, la nostra.
C’è una legge in psicologia che dice che più le cose ti sono vicine e meno ne hai coscienza, concetto decisamente contro-intuitivo perché lontano dalle nostra sensibilità e dal pensiero comune.
Questo
sta a significare che posso anche conoscere tutto di tutti, ma non posso dire
di sapere chi sono io.
La
parola di Gesù, straordinariamente vera, continua e sviluppa l’appello che
abbiamo ascoltato la settimana scorsa: “Non giudicate..”
Allora
noi dobbiamo coltivare nel cuore una predisposizione: avere tanta tolleranza
non solo verso gli altri, ma verso noi stessi e per primi.
FESTA DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO Ricorre spesso nei Vangeli e soprattutto nella Passione, la parola “re” riferita a Gesù, parola usata sia nel senso di Messia, che di signore politico e che troveremo impressa Leggi tutto…
10/11/2024 Domenica XXXII T.O. anno B Donne e ministero ordinato, nessuna risposta dal Sinodo, ma una commissione allo studio. Molte certezze di un tempo sono state spazzate via, con la riforma liturgica del Vaticano II, Leggi tutto…
03/11/2024 Domenica XXXI T.O. anno B ancora … LITURGIA, PREGHIERA DELLA CHIESA. Il riferimento è sempre la riforma liturgica del Vaticano II e le ragioni della stessa sono indicate con estrema chiarezza nella costituzione conciliare Leggi tutto…
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkNo
Commento domenicale 03/03/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
Domenica VIII T.O. anno C (Lc.6,39-45)
“Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non t’accorgi della trave che è nel tuo?”
E’ un brano dedicato contro l’ipocrisia, la nostra.
C’è una legge in psicologia che dice che più le cose ti sono vicine e meno ne hai coscienza, concetto decisamente contro-intuitivo perché lontano dalle nostra sensibilità e dal pensiero comune.
Questo sta a significare che posso anche conoscere tutto di tutti, ma non posso dire di sapere chi sono io.
La parola di Gesù, straordinariamente vera, continua e sviluppa l’appello che abbiamo ascoltato la settimana scorsa: “Non giudicate..”
Allora noi dobbiamo coltivare nel cuore una predisposizione: avere tanta tolleranza non solo verso gli altri, ma verso noi stessi e per primi.
Buona Domenica
Articoli correlati
Commento domenicale 24/11/2024
FESTA DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO Ricorre spesso nei Vangeli e soprattutto nella Passione, la parola “re” riferita a Gesù, parola usata sia nel senso di Messia, che di signore politico e che troveremo impressa Leggi tutto…
Commento domenicale 10/11/2024
10/11/2024 Domenica XXXII T.O. anno B Donne e ministero ordinato, nessuna risposta dal Sinodo, ma una commissione allo studio. Molte certezze di un tempo sono state spazzate via, con la riforma liturgica del Vaticano II, Leggi tutto…
Commento domenicale 03/11/2024
03/11/2024 Domenica XXXI T.O. anno B ancora … LITURGIA, PREGHIERA DELLA CHIESA. Il riferimento è sempre la riforma liturgica del Vaticano II e le ragioni della stessa sono indicate con estrema chiarezza nella costituzione conciliare Leggi tutto…