Commento domenicale 05/03/2023
II – Domenica di Quaresima -anno A
“Dio ci ha salvati e chiamati ..secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità..” (2Tm 1,8-10)
Il mosaico che sovrasta il Battistero della nostra bella chiesa di San Giuseppe è una riproduzione artistica del racconto biblico degli inizi della creazione (c’è la colomba immagine dello spirito di Dio che aleggia sulle acque, acque agitate, l’abisso del nulla) e del “passaggio del Mar Rosso, la pasqua ebraica”, dove Dio con grande potenza aprì il mare al popolo ebreo in fuga dalla schiavitù dell’Egitto e nel quale poi perirono i soldati egiziani, con i loro carri e cavalli. (In basso sono rappresentati i resti delle ruote dei carri di guerra degli egiziani, le lance, immagini di cavalli travolti dalle onde che improvvisamente Dio riversò su loro a difesa della fuga degli ebrei). Il nostro mosaico riproduce, quindi, in immagini il parlare di Dio stesso nella Bibbia, Bibbia= Parola di Dio.
San Paolo oggi ci dice che la salvezza dell’uomo è stato il primo pensiero di Dio (fin dall’eternità) e che prima ancora della creazione, prima ancora del peccato di Adamo e poi di tutti i nostri peccati, aveva pensato nel suo grande amore, a me, agli uomini di ogni tempo, e al come per la nostra salvezza: “Benedetto Dio, …. che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui ..” (Ef 1,3-14). Queste scene sono riportate nella preghiera di benedizione sull’acqua e quell’attrezzo posto sopra il battistero, tutt’uno col mosaico da cui scendono (dovrebbero scendere secondo il progetto) in continuità delle gocce d’acqua, rappresenta il costato di Gesù trafitto dalla lancia, da cui scese sangue ed acqua, divenuti i simboli del Battesimo. Dalla preghiera di benedizione sull’acqua leggiamo: “ ..nella pienezza dei tempi il tuo Figlio, battezzato nell’acqua del Giordano, fu consacrato dallo Spirito Santo; innalzato sulla croce, egli versò dal suo fianco sangue ed acqua.”
Ora quello scendere delle gocce d’acqua possiamo immaginarlo, come un fiume d’acqua che scende dal costato di Cristo come “grazia”, che dirà San Paolo, “Dio vi ha effusa in abbondanza” (Tt 3,1-7) e che Tertulliano, da quella stessa grazia, con una preziosa intuizione ecclesiale, fa nascere la Chiesa, e come Eva, nasce dal costato di Gesù, nuovo Adamo dormiente sulla croce.
L’idea di un fonte battesimale con l’acqua corrente sarebbe originale e perfettamente coerente col rito del Battesimo che “dell’acqua”, non prevede la benedizione, quasi diventi una potenza in sé, ma valorizza la dimensione personale di fede con la benedizione quindi “sull’acqua”. E’ sempre la fede che trasforma le realtà naturali in strumento della presenza e dell’azione salvifica di Dio, senza la fede non c’è alcun sacramento, ma soltanto “cerimonie”. E’ rassicurante comunque la dottrina cattolica che afferma come il Battesimo sia dato ai bambini nella fede della Chiesa e non semplicemente dei genitori e padrini.
Buona domenica
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