Non ce ne siamo nemmeno accorti
che qualcuno ci ha rubato il Vangelo, il senso pieno del vivere. Si nasce si
vive e si muore senza essere stati uomini, senza aver realizzato l’umano per
cui siamo qui. “Non è di molte case
che abbiamo bisogno, ma di un focolare domestico, non abbiamo bisogno di molti
medici, ma della salute…”, si rincorre il denaro e il successo il benessere,
il prima noi come unica fonte di felicità, ma è un culto idolatrico a un dio
che non è il Dio autentico perché fatto ad immagine e somiglianza dell’uomo.
Gesù ci ha insegnato il “come essere uomini” come la mia umanità serva
all’umanità. Il linguaggio umano parla di inclusione di prossimo di
accoglienza, parla di amore e “Non esiste
povertà peggiore che non avere amore da dare.” (Madre Teresa di Calcutta)
Il Vangelo rimane ancora
l’avvenire per l’umanità, ma occorre separarlo dalle raffinate letture e
traduzioni troppo accomodanti e compatibili con la sapienza umana, e per questo
oggi afono, e ritornare al suo vero orizzonte di senso, il suo significato
profondo di scandalo e di follia.
16/03/2025 – II Domenica di Quaresima anno C L’ULTIMA CENA E L’EUCARESTIA DELLA CHIESA Il rito del calice, profezia della croce. La liturgia eucaristica si mostra come obbedienza al comando di Cristo “Fate questo in Leggi tutto…
09/03/2025 I Domenica di Quaresima anno C Futuro incerto? Tra le prime parole del Papa Giovanni Paolo II a piazza San Pietro alla sua elezione furono: “Non abbiate paura”. Perché ha parlato così? Di che Leggi tutto…
02/03/2025 VIII Domenica T.O. C Il “Padre nostro” è una preghiera dove se le prime tre frasi riguardano Dio, il suo regno, la sua volontà, le seconde tre riguardano la vita dell’uomo; dacci oggi il Leggi tutto…
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Commento domenicale 11/08/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
Domenica XVIII T.O. Anno C
“il ladro ..” (Lc.12,49-57)
Non ce ne siamo nemmeno accorti che qualcuno ci ha rubato il Vangelo, il senso pieno del vivere. Si nasce si vive e si muore senza essere stati uomini, senza aver realizzato l’umano per cui siamo qui. “Non è di molte case che abbiamo bisogno, ma di un focolare domestico, non abbiamo bisogno di molti medici, ma della salute…”, si rincorre il denaro e il successo il benessere, il prima noi come unica fonte di felicità, ma è un culto idolatrico a un dio che non è il Dio autentico perché fatto ad immagine e somiglianza dell’uomo. Gesù ci ha insegnato il “come essere uomini” come la mia umanità serva all’umanità. Il linguaggio umano parla di inclusione di prossimo di accoglienza, parla di amore e “Non esiste povertà peggiore che non avere amore da dare.” (Madre Teresa di Calcutta)
Il Vangelo rimane ancora l’avvenire per l’umanità, ma occorre separarlo dalle raffinate letture e traduzioni troppo accomodanti e compatibili con la sapienza umana, e per questo oggi afono, e ritornare al suo vero orizzonte di senso, il suo significato profondo di scandalo e di follia.
Buona domenica.
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