“ .. ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.”
(Lc.3,15-16,21-22)
Il commento oggi è su alcune parole di Papa Francesco sul Vangelo che viviamo.
“Meglio vivere
come ateo anziché dare una contro-testimonianza dell’essere cristiani.”
Sono parole di Papa Francesco, prima Udienza Generale del 2019. E’ parte di un discorso breve, ma nello stesso tempo complesso, che si presta anche alle critiche dei suoi detrattori. Noi possiamo leggerlo così: molti cristiani si comportano pensando sono battezzato e cresimato, ricco dei doni dello Spirito e quindi questo basta per essere un buon cristiano, hanno quindi ridotto i sacramenti e l’essere cristiani al rito che salva, un fatto magico o al più più un atto giuridico.
E’
vero, i sacramenti sono un impegno che Dio assume con noi, è lo Spirito Santo
stesso che ci dà e pure conferma i doni spirituali. Si è tutto vero, ma bisogna
riscoprire i sacramenti come gesti di Dio che attendono i gesti dell’uomo, non
dimenticando che il dono dello Spirito non l’abbiamo automaticamente e che
possiamo continuare a vivere una vita da schiavi benché battezzati e cresimati,
preda del relativismo del secolarismo o del populismo come di molte cose si
dice oggi.
FESTA DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO Ricorre spesso nei Vangeli e soprattutto nella Passione, la parola “re” riferita a Gesù, parola usata sia nel senso di Messia, che di signore politico e che troveremo impressa Leggi tutto…
10/11/2024 Domenica XXXII T.O. anno B Donne e ministero ordinato, nessuna risposta dal Sinodo, ma una commissione allo studio. Molte certezze di un tempo sono state spazzate via, con la riforma liturgica del Vaticano II, Leggi tutto…
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Commento domenicale 13/01/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
BATTESIMO DEL SIGNORE
“ .. ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.”
(Lc.3,15-16,21-22)
Il commento oggi è su alcune parole di Papa Francesco sul Vangelo che viviamo.
“Meglio vivere come ateo anziché dare una contro-testimonianza dell’essere cristiani.”
Sono parole di Papa Francesco, prima Udienza Generale del 2019. E’ parte di un discorso breve, ma nello stesso tempo complesso, che si presta anche alle critiche dei suoi detrattori. Noi possiamo leggerlo così: molti cristiani si comportano pensando sono battezzato e cresimato, ricco dei doni dello Spirito e quindi questo basta per essere un buon cristiano, hanno quindi ridotto i sacramenti e l’essere cristiani al rito che salva, un fatto magico o al più più un atto giuridico.
E’ vero, i sacramenti sono un impegno che Dio assume con noi, è lo Spirito Santo stesso che ci dà e pure conferma i doni spirituali. Si è tutto vero, ma bisogna riscoprire i sacramenti come gesti di Dio che attendono i gesti dell’uomo, non dimenticando che il dono dello Spirito non l’abbiamo automaticamente e che possiamo continuare a vivere una vita da schiavi benché battezzati e cresimati, preda del relativismo del secolarismo o del populismo come di molte cose si dice oggi.
Buona Domenica.
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