E’ la
settimana santa e noi oggi ci soffermiamo sul giovedì santo; l’istituzione
dell’Eucarestia.
Una domanda
che possiamo porci è se l’eucarestia è in primo luogo un convito o un
sacrificio e se l’altare di conseguenza è una mensa, una tavola apparecchiata con
il pane ed il vino, o luogo del memoriale del sacrificio di Cristo corpo
spezzato e sangue versato.
Diciamo che
le due cose coesistono e non si possono scindere. Non si può negare però che
all’origine rituale della messa c’è la cena del Signore e la forma
dell’eucarestia è quella di un convito.
Il Concilio
giustifica il recupero dell’antica tradizione nel rispetto dell’originario
significato dell’altare quale mensa per tutti i fedeli; è il senso di aver posto l’altare, e il
sacerdote a presiedere, rivolto verso il popolo.
Se poi
abbiamo sei giorni per sottolineare il senso del peccato, del penitente e del
perdono per il sangue del Signore, la Domenica giorno della risurrezione in cui
tutti i fedeli stanno in piedi, facciamo “festa”
attorno a quella mensa, mettiamoci un mazzetto di primavere su quell’altare.
P.s. L’altare è il simbolo di Cristo per questo
facciamo l’inchino quando ci passiamo davanti e il sacerdote lo bacia
all’inizio della Messa, è come se baciasse la croce.
FESTA DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO Ricorre spesso nei Vangeli e soprattutto nella Passione, la parola “re” riferita a Gesù, parola usata sia nel senso di Messia, che di signore politico e che troveremo impressa Leggi tutto…
10/11/2024 Domenica XXXII T.O. anno B Donne e ministero ordinato, nessuna risposta dal Sinodo, ma una commissione allo studio. Molte certezze di un tempo sono state spazzate via, con la riforma liturgica del Vaticano II, Leggi tutto…
03/11/2024 Domenica XXXI T.O. anno B ancora … LITURGIA, PREGHIERA DELLA CHIESA. Il riferimento è sempre la riforma liturgica del Vaticano II e le ragioni della stessa sono indicate con estrema chiarezza nella costituzione conciliare Leggi tutto…
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Commento domenicale 14/04/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
E’ la Domenica delle palme. (Lc.22,14-23,56)
E’ la settimana santa e noi oggi ci soffermiamo sul giovedì santo; l’istituzione dell’Eucarestia.
Una domanda che possiamo porci è se l’eucarestia è in primo luogo un convito o un sacrificio e se l’altare di conseguenza è una mensa, una tavola apparecchiata con il pane ed il vino, o luogo del memoriale del sacrificio di Cristo corpo spezzato e sangue versato.
Diciamo che le due cose coesistono e non si possono scindere. Non si può negare però che all’origine rituale della messa c’è la cena del Signore e la forma dell’eucarestia è quella di un convito.
Il Concilio giustifica il recupero dell’antica tradizione nel rispetto dell’originario significato dell’altare quale mensa per tutti i fedeli; è il senso di aver posto l’altare, e il sacerdote a presiedere, rivolto verso il popolo.
Se poi abbiamo sei giorni per sottolineare il senso del peccato, del penitente e del perdono per il sangue del Signore, la Domenica giorno della risurrezione in cui tutti i fedeli stanno in piedi, facciamo “festa” attorno a quella mensa, mettiamoci un mazzetto di primavere su quell’altare.
P.s. L’altare è il simbolo di Cristo per questo facciamo l’inchino quando ci passiamo davanti e il sacerdote lo bacia all’inizio della Messa, è come se baciasse la croce.
Buona Domenica
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