Commento domenicale 14/07/2024

Pubblicato da Edoardo Amadio il

Domenica  XV  T.O. anno B

Dio ci ha scelti e benedetti fin dall’eternità.

Prima della creazione del mondo il Signore Dio aveva pensato alla salvezza dell’uomo, prima di crearlo, prima del peccato, ​oltre il peccato.  Salvezza voluta da Dio che così dà inizio alla storia della Chiesa, che nasce quindi da un desiderio di Dio, e sul completamento della creazione che sarà Gesù Cristo, Chiesa dispensatrice nei secoli dei doni della grazia.  

Il cristianesimo ci dice San Paolo, prima che una morale o un’etica, è l’avvenimento dell’amore di Dio per l’uomosecondo il disegno d’amore della sua volontà”, ma sembra non interessare l’uomo del terzo millennio, sono faccende ritenute irrilevanti per la vita quotidiana, inutili, e viviamo il “Gelido vento dell’ateismo pratico”. (Benedetto XVI)     

L’uomo poi, attraverso la “tecnica”, (Umberto Galimberti “Cristianesimo” -Feltrinelli), distruttrice di ogni fede, pensa di poter diventare egli stesso dio, padrone della vita e della morte.

Ora quali sono le risposte della fede allo scetticismo, all’indifferenza, all’ateismo verticale, affinché l’uomo del nostro tempo possa continuare ad interrogarsi sull’esistenza di Dio e percorrere le vie che conducono a Lui?

Dobbiamo recuperare la capacità di contemplare la creazione, la sua bellezza e la sua struttura: “I cieli narrano la gloria di Dio, e l’opera delle tue mani annunzia il firmamento, il giorno al giorno ne affida il messaggio, la notte alla notte ne trasmette la notizia,” (Sal 19)

Buona  domenica

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