Commento domenicale 16/02/2025

Pubblicato da Edoardo Amadio il

16/02/2025   – VI Domenica T.O.  C

Tutti noi cerchiamo la felicità e la ricerca si svolge per tutta la vita nell’inseguire la ricchezza. I nostri nonni cantavano: “Potessi avere mille lire al mese e sarei certo di avere tutta la felicità..”, a dir il vero noi abbiamo quel denaro, ma non siamo felici. Un giovane ricco chiede a Gesù cosa debba fare per essere felice  (Mc 10,17) ,  ma se è già ricco che felicità cerca? Se ne andò via triste dice Marco.

Già i primi cristiani scoprono che i beni di questo mondo non sono per niente neutri, scoprono anche che gustare la bellezza della vita è vivere la povertà cristiana, la libertà di poter amare.   

Allora, “Guai a voi ricchi..” (Lc 6,24-26) non perché incombe la giustizia divina, possedere beni e ricchezze non è peccato, ma perché non si è felici se non si sa gestire la ricchezza di questo mondo, poca o tanta, nella carità, nel donare. Chi non ama non realizza l’umano, la pienezza della vita, e di questo non ne ha nemmeno coscienza, “c’è di mezzo il Regno dei cieli, che non è il Paradiso o l’al di là, ma una nuova architettura del mondo e dei rapporti umani”. (Ermes Ronchi) 

Rincorrere la felicità è lo spirito di tutto il Vangelo, annunciare la salvezza già ora, su questa terra.

Allora beati i poveri significa non solo cercare, ma trovare la felicità per coloro che vivono alla sequela di Cristo, che vuol dire arrivare là dove è buio, dove la luce può arrivare, nella ricerca di quell’incontro con Dio che riscalda quello che nessun altro dio può fare. 

Buona domenica

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