Commento domenicale 16/06/2024
Domenica XI T.O. anno B
“Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.” Mc 4, 26-34
LA VITA; “Quello che fino a meno di un secolo fa si riteneva fosse un semplice fossato, si è rivelato in effetti essere un enorme abisso. La biologia moderna ha messo in evidenza la complessità inaudita insita nella struttura e nel funzionamento della più piccola cellula vivente, malgrado la sua estrema improbabilità, è avvenuto nell’Universo (per quanto ne sappiamo oggi, sulla terra) in un tempo limitato. La conseguenza di questo fatto si impone da sé: la tesi che la vita si sia originata per un puro caso in un Universo, non concepito a priori come favorevole alla sua comparsa, è ormai insostenibile.”
Robert W. Wilson (Premio Nobel della fisica , 1978)
“Ad essere benevoli la possibilità di ottenere a caso un enzima qualsiasi può essere stabilita in 1 su 1030. Perché anche la cellula più semplice possa svolgere le sue funzioni e replicarsi sono necessari circa 2000 enzimi: la probabilità di un assemblaggio casuale è quindi (1030)2000 (F.Hoyle Il principio antropico.)
Per avere un paragone coi numeri, le particelle che costituiscono l’intero Universo sono 1090…circa. Il caso è un concetto davvero astruso. Ma perché la vita, pur essendo così improbabile, è comunque scaturita?
Buona domenica
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