Commento domenicale 18/10/2020
Domenica XXIX T.O.A
“.. Di chi è questa immagine?.. Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.” (Mt.22,15-21)
Il potere dello stato, della politica, non può essere annullato nei vaneggiamenti di una “teocrazia” in cui un altare diventi anche il trono. Ma il potere dello stato ha dei limiti invalicabili; l’autonomia della coscienza e della dignità umana, così un ordine ricevuto può diventare un “crimine”.
La parola –immagine- richiama alla mente la prima pagina della Bibbia: “Dio creò l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò.” Nella sua più intima realtà dell’uomo, c’è il sigillo di Dio.
I primi cristiani, i martiri cristiani, seguendo l’insegnamento di San Paolo “.. prima di tutto si facciano suppliche preghiere e ringraziamenti per i re e per tutti quelli che stanno al potere..” (Tim.2,1s), pregavano per l’Imperatore! e i pretori che li condannavano non capivano e rimanevano confusi.
Anche oggi il mondo è confuso, un mondo che si allontana da Dio che si sta disumanizzando che ritiene il pensiero religioso semplicemente irrilevante per l’esistenza quotidiana, inutile, e non comprende e si oppone con arroganza e con balbettanti argomentazioni, con quale diritto la Chiesa predica: “occorre obbedire alla propria coscienza prima che agli uomini”.
Buona Domenica
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