Commento domenicale 19/01/2025

Pubblicato da Edoardo Amadio il

19/01/2025  Domenica  II T.O.  C

Col nome di laici … si intendono tutti i fedeli, a loro modo resi partecipi dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, che per la loro parte compiono, nella Chiesa e nel mondo, la missione propria di tutto il popolo cristiano. (Costituzione Lumen Gentium)

Nella Chiesa il ministero è di qualcuno, il sacerdozio di tutti.” (Giuliano Zanchi teologo)   

… perché allora nella Chiesa non sentirsi tutti dei “fedeli” e abbandonare la parola “laico” opposta a “clero” per sentirsi tutti “Christifideles”, quei servi inutili che servono allo stesso scopo: la venuta del regno di Dio?         

I “laici e laiche” non hanno mai avuto autonomia propria all’interno della comunità ecclesiale, ma dipendono in tutto e per tutto da una visione ecclesiologica, che vede i chierici e solo loro, tenere le redini della chiesa: ma oggi si parla di “Sinodalità”. 

La Chiesa riscopre il concetto di “Sinodalità” come un nuovo modo di lavorare, operare, in un mondo in veloce evoluzione e dove nulla è come prima, dove la corresponsabilità non diventa un optional, ma una precisa direttiva. Non è un percorso facile perché nella mentalità di tutti prevale sempre l’aspetto funzionale e collaborativo col sacerdote che dà le direttive a discapito della corresponsabilità nelle decisioni da prendere, perché è più facile obbedire piuttosto che accettare corresponsabilità, la continua formazione, l’attenzione alla realtà parrocchiale, sentire come diceva Papa Francesco, e vale per tutti i cristiani, non solo per i presbiteri, “l’odore delle pecore”, degli ultimi.   

Occorre un cambiamento di mentalità e ora, dopo il Sinodo dei vescovi del 2022-24, viviamo una forma sperimentale.      

E c’è sempre il rischio di un clericalismo di ritorno che favorisce il legarsi alle cose “antiche” che rassicurano e delegittimano ogni corresponsabilità.

Occorre coinvolgere i giovani che non vanno più in chiesa, ma che hanno pur sempre una sensibilità spirituale, sono alla ricerca di senso.

E le donne? Nonostante le aperture di Papa Francesco le donne soffrono di un debito di ascolto nel clero e, come sempre nella Chiesa, siamo in attesa di dar ascolto alle voci profetiche.   

Buona domenica   

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