Commento domenicale 20/02/2022
VII Domenica T.O. anno C
“Dà a chiunque ti chiede, ..” (Lc.6,27-38)
Qui sottinteso è “dare sempre” anche a coloro che lo chiedono ripetutamente e a volte in modo petulante.
Le parole del Vangelo ci interrogano nel profondo e anche quando non vogliamo sentirle ci risuonano nella mente come il suono del mare in una conchiglia.
Ricordo di un’omelia di un prete che molte volte dava due soldi ad un poveraccio ben sapendo che li avrebbe spesi per bere del vino e sempre gli raccomandava: “non bere”. Oggi sono le persone di colore, i poveri moderni, che ossessivamente più volte alla settimana bussano alle nostre porte, che ci mettono in crisi: che fare? Dare a chiunque ti chiede è facile? Certamente no. E’ impossibile? Nulla è impossibile a chi ama.
La carità è importante agli occhi del Signore anche se fosse solo elemosina. “Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua a uno di questi piccoli .. non perderà la sua ricompensa” (Mt.10,42). Dare è un segno concreto dell’amore, è condividere qualcosa di sé per far vivere un altro, è dare spazio alla salvezza che il Signore è venuto ad indicarci già su questa terra, è quindi dare una mano a Dio stesso per realizzare quel “venga il tuo regno” che preghiamo ogni giorno. E’ quel bicchiere d’acqua che cambia l’esistenza; dono totale della vita non è un gesto eroico estremo straordinario, ma la sommatoria di tanti bicchieri d’acqua offerti con amore.
Buona Domenica
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