“Gesù disse ai suoi
discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: “C’era
in una città un giudice .. c’era anche una vedova..”
(Lc.18,1-8)
La fedeltà alla preghiera non è facile soprattutto nei momenti del
silenzio di Dio, nel tempo dell’aridità ed oscurità.
Preghiera è parola umana che attinge al riso e alle lacrime degli
uomini e si snoda per le strade tra le speranze e le paure, è una reazione
talora gioiosa, altre volte sofferta, fiduciosa ma anche drammatica e supplice,
movimentata dai grovigli della vita quotidiana e rasserenata nell’emozione
interiore di parlare con Cristo. La preghiera è una disposizione dell’animo
universale per credenti e gli agnostici ancora capaci di stupirsi e sperare di
andare oltre le cose, verso il segreto che è in esse, che è nell’uomo.
Come la Parola di Dio dev’essere cercata nell’interno della trama
della storia così anche la preghiera, la risposta dell’uomo a Dio che lo
chiama, si spalanca sull’esistenza umana sui lutti e sulle feste. In un attimo
il brusio delle strade delle città si attenua, ma non si spegne, nulla è
dimenticato in una tensione che rinnova l’eterno interrogativo: “Fino a quando Signore starai a guardare?”
(Sal.35,17).
Ma al grido costante dell’uomo rivolto a Dio che scaturisce dalla durezza e dall’incomprensione di un destino umano spesso nella storia assurdo e indecifrabile, oggi Luca ci dice che c’è un Dio che “fa giustizia dei suoi eletti.”, un finale di speranza e fiducia nella paternità di Dio.
16/03/2025 – II Domenica di Quaresima anno C L’ULTIMA CENA E L’EUCARESTIA DELLA CHIESA Il rito del calice, profezia della croce. La liturgia eucaristica si mostra come obbedienza al comando di Cristo “Fate questo in Leggi tutto…
09/03/2025 I Domenica di Quaresima anno C Futuro incerto? Tra le prime parole del Papa Giovanni Paolo II a piazza San Pietro alla sua elezione furono: “Non abbiate paura”. Perché ha parlato così? Di che Leggi tutto…
02/03/2025 VIII Domenica T.O. C Il “Padre nostro” è una preghiera dove se le prime tre frasi riguardano Dio, il suo regno, la sua volontà, le seconde tre riguardano la vita dell’uomo; dacci oggi il Leggi tutto…
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Commento domenicale 20/10/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
Domenica XXIX T.O. anno C.
“Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: “C’era in una città un giudice .. c’era anche una vedova..”
(Lc.18,1-8)
La fedeltà alla preghiera non è facile soprattutto nei momenti del silenzio di Dio, nel tempo dell’aridità ed oscurità.
Preghiera è parola umana che attinge al riso e alle lacrime degli uomini e si snoda per le strade tra le speranze e le paure, è una reazione talora gioiosa, altre volte sofferta, fiduciosa ma anche drammatica e supplice, movimentata dai grovigli della vita quotidiana e rasserenata nell’emozione interiore di parlare con Cristo. La preghiera è una disposizione dell’animo universale per credenti e gli agnostici ancora capaci di stupirsi e sperare di andare oltre le cose, verso il segreto che è in esse, che è nell’uomo.
Come la Parola di Dio dev’essere cercata nell’interno della trama della storia così anche la preghiera, la risposta dell’uomo a Dio che lo chiama, si spalanca sull’esistenza umana sui lutti e sulle feste. In un attimo il brusio delle strade delle città si attenua, ma non si spegne, nulla è dimenticato in una tensione che rinnova l’eterno interrogativo: “Fino a quando Signore starai a guardare?” (Sal.35,17).
Ma al grido costante dell’uomo rivolto a Dio che scaturisce dalla durezza e dall’incomprensione di un destino umano spesso nella storia assurdo e indecifrabile, oggi Luca ci dice che c’è un Dio che “fa giustizia dei suoi eletti.”, un finale di speranza e fiducia nella paternità di Dio.
Buona domenica.
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