La prima Pasqua si perde nella notte dei tempi in un rito
che le tribù nomadi del Medio Oriente celebravano all’inizio della primavera; è
il momento della trasumanza, passaggio
dai pascoli invernali a quelli estivi e si mangiava un agnello per rinsaldare i
vincoli del clan.
Col passaggio dalla terra d’Egitto questo rito fu elevato
ad istituzione divina diventa il “memoriale” quale intervento divino nella
salvezza del suo popolo, Dio passa
sopra le case degli ebrei segnate dal sangue dell’agnello e le risparmia mentre
colpisce le case degli egiziani.
Passaggio anche del popolo ebreo attraverso il
mar Rosso, dall’Egitto alla terra promessa; dalla schiavitù dei vizi alla
libertà della legge di Dio, della virtù.
Ultimo passaggio
è la Pasqua del Signore, è lui l’agnello pasquale e con l’Eucarestia istituisce
il nuovo memoriale per tutta l’umanità nel passaggio
dalla schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio.
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Commento domenicale 24/03/2019
Pubblicato da Edoardo Amadio il
Pasqua = passaggio.
“Fa uscire dall’Egitto il mio popolo” (Es.3,1-8°)
La prima Pasqua si perde nella notte dei tempi in un rito che le tribù nomadi del Medio Oriente celebravano all’inizio della primavera; è il momento della trasumanza, passaggio dai pascoli invernali a quelli estivi e si mangiava un agnello per rinsaldare i vincoli del clan.
Col passaggio dalla terra d’Egitto questo rito fu elevato ad istituzione divina diventa il “memoriale” quale intervento divino nella salvezza del suo popolo, Dio passa sopra le case degli ebrei segnate dal sangue dell’agnello e le risparmia mentre colpisce le case degli egiziani.
Passaggio anche del popolo ebreo attraverso il mar Rosso, dall’Egitto alla terra promessa; dalla schiavitù dei vizi alla libertà della legge di Dio, della virtù.
Ultimo passaggio è la Pasqua del Signore, è lui l’agnello pasquale e con l’Eucarestia istituisce il nuovo memoriale per tutta l’umanità nel passaggio dalla schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio.
Buona Domenica
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