Commento domenicale 27/09/2020
Domenica XXVI T. O. anno A
“Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio và oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore, ma non andò. Rivoltosi al secondo gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia, ma poi pentitosi ci andò.” (Mt.21, 28-32)
Sono i muri che fanno la Chiesa? SI!!
Si racconta che San Feliciano un giorno girando per Milano incontrò l’allora famoso architetto Vittorino, e fermatosi gli disse: “Tu non sei cristiano perché non vieni in Chiesa” e Vittorino a lui: “Forse sono i muri che fanno la Chiesa?” gli rispose San Feliciano “SI!”
Il figlio che dice sì e fa no sembra, nell’inconscio collettivo, di quelli che vanno sempre in chiesa e alla Santa Messa tutte le domeniche, ma si sa quelli che vanno in chiesa non sono una garanzia.
Il figlio che dice no, ma fa sì, è quello che in chiesa non va mai; solo quando si sente (?!) magari una volta all’anno, ma quando si sente, si sente e ci va, ed è pur sempre nella vita una persona onesta.
L’incoerenza è sempre odiosa se presente nel primo figlio, ma non possiamo nemmeno definire buon cristiano il secondo perche come diceva Lutero, rispettare i 10 comandamenti, fosse anche con assiduità e nelle molteplici sfaccettature vuoi anche moderne, non vuol dire essere un buon cristiano.
Insomma l’incoerenza del primo non deve essere una scusa per assolvere il secondo.
Nel frattempo noi pensiamo alla prima comunità “Chiesa”, un simbolo per il cristiano di ogni tempo: “Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli, nella frazione del pane e nelle preghiere.” (At. 2,43) Sì! andavano in chiesa.
Buona Domenica.
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