Commento domenicale 28/03/2021
DOMENICA DELLE PALME Anno B
Oggi il pensiero va al ..”nostro fratello Giuda” come l’ha chiamato in una famosa predica don Primo Mazzolari.
Mi sono chiesto più volte come sarebbe andata a finire la storia di Gesù se non fosse stato tradito (consegnato) da Giuda. In effetti Giuda non ha fatto fallire nulla, anzi stava scritto tutto quello che doveva succedere: “E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare.” Mc. (8,31),
La storia raccontata degli evangelisti su Giuda è incomprensibile per la durezza delle parole usate e lo svolgersi degli eventi. Marco fa dire a Gesù: “Guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’Uomo viene tradito. Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato.” (Mc.14,21) A queste parole dei Vangeli succede poi il ricordo dei cristiani lungo i secoli che per lui non hanno avuto che un nome: traditore. Osannate veggenti poi lo hanno visto bruciare nel profondo degli inferi. Nessuno ricorda che anche Giuda è stato scelto da Gesù “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi” (Gv.15,16), che anche a lui Gesù lava i piedi e gli promette di sedere a giudicare le tribù di Israele assieme gli altri apostoli: “E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. (Mt.19,28) e Giuda era con loro. Nessuno ricorda che quando Gesù annuncia che sarà tradito da uno del dodici, tutti hanno in cuor loro risposto: “Sono forse io Signore?”. (Mt.26,22b) Domanda che ogni cristiano dovrebbe porsi.
Perfino quando Gesù accoglie Giuda nell’orto degli ulivi con la parola “amico” c’è chi (un eminente teologo) nella traduzione della parola greca “amico” scorge che non significa proprio “amico” ma ha una valenza minore, e pensare che a nessuno degli apostoli Gesù si è mai rivolto chiamandolo “amico”. La costruzione della storia a pensar bene è quasi assurda o nasconde intendimenti, fatti, aspettative che non sono chiare nei vangeli. Ai sacerdoti Giuda promette: “Quello che vi indicherò è lui, prendetelo”. Certamente a Gerusalemme non avevano alcun bisogno di Giuda per identificare Gesù che predicava nelle piazze e nelle sinagoghe, ovunque, ed era conosciuto da tutti “Ogni giorno sedevo nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato”(Mt. 26,55), non c’era bisogno di un traditore per identificarlo né per consegnarlo; il giorno prima aveva fatto saltare per aria i banchi dei cambiavalute al tempio, non c’era bisogno di Giuda, forse entriamo in un ambito mitologico più che storico-cronologico nella necessità di additare qualcuno come traditore. Insomma Giuda, sfacciato traditore a viso aperto? Traditore per mero denaro che il giorno dopo lo butta via? Oppure un colpevole capace di esorcizzare la capacità di rinnegare e di tradire e così camuffare la coscienza .. nei secoli a venire per tutti per sempre?
Buona domenica
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