Commento domenicale 29/08/2021
XXII DOMENICA T.O.B
“Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo”. (Gc.1,27)
Ci accade di nascondere dietro una norma o legge dello Stato o un comune comportamento, nascosti nell’ombra del così fan tutti, la nostra coscienza, le insicurezze del nostro io e non ci accorgiamo che il virus più letale è la delega.
Allora di fronte alle più evidenti ingiustizie e povertà non siamo più noi che agiamo, è un “alter ego” che agisce per noi, il nostro Mister Hyde.
Il mondo occidentale è pieno di torri e di mura di cinta a difesa dei privilegi, degli interessi individuali e del dominio sugli altri, di cui non è esente nemmeno la Chiesa.
Dobbiamo come cristiani calare nella quotidianità il proprio impegno, la vera religione fatta di impegno vitale e non di parole è un tema fondamentale della Lettera di Giacomo che iniziamo oggi a leggere. Ogni giorno, scrive Papa Francesco “ci troviamo davanti alla scelta di essere buoni samaritani oppure indifferenti viandanti che passano oltre, a distanza. Dobbiamo riscrivere la storia della Chiesa partendo dal basso “Beati i poveri”, dobbiamo farci amici dei poveri e forse abbandonare gli eccessi dottrinali per vivere nelle povertà spirituali educative di senso, l’autenticità del Vangelo.
Buona domenica
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