“..Se da Dio accettiamo il bene, perché non
dovremo accettare il male? (Giobbe 2,10)
E’
possibile che il Signore Dio sia così ambiguo? E’ possibile che Dio sia il
nostro benefattore e nello stesso tempo il nostro persecutore?
Dove
sei Signore?
Spesso
la Religione è vista come una risorsa in più per l’uomo e la preghiera un mezzo
per “piegare” Dio alle nostre necessità.
Momenti
difficili nella storia dell’uomo ce ne sono stati molti: guerre, pestilenze,
terremoti, ideologie violente e criminali.. frutti della volontà di Dio?
Certamente
inducono a riflessioni sull’uomo, sul valore della vita, sul dono della vita,
su Dio autore della vita.
Vita=dono lasciata alla responsabilità dell’uomo. “Dio ha voluto rendersi impotente di fronte
al grande dono della libertà concesso all’uomo.” (Varcare la soglia della speranza,
Giovanni Paolo II)
Al processo di Galileo qualcuno disse che allo Spirito Santo non
interessa come “vadia” il cielo, voleva dire che una volta fatta la creazione
il cielo (la materia) va da sé secondo lo spirito di sapienza originario della
creazione. L’immenso dono della vita, è ora nelle nostre mani, e tutto
l’universo è vita.
Il Signore Dio può esserci accanto e ci è sempre accanto, “..e sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo”. (Mt.28,20b)
Non siamo mai soli, il Signore gioisce con noi e piange con noi, come oggi nel tempo del corona virus; adesso sì possiamo dire “sia benedetto il nome del Signore”.
Qui di seguito una stupefacente preghiera di E.HILLESUM: “L’unica cosa che possiamo salvare di questi
tempi, e anche l’unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi,
mio Dio. Si mio Dio, sembra che tu non possa fare molto per modificare le
circostanze attuali, ma anch’esse fanno parte di questa vita. Io non chiamo in
causa la tua responsabilità, più tardi sarai tu a dichiarare responsabili noi.
E quasi ad ogni battito del mio cuore, cresce la mia certezza: tu non puoi
aiutarci, ma tocca a noi aiutare te, difendere fino all’ultimo la tua casa in
noi.
(Diario 1941-1943, Adelphi Milano 1996)
16/03/2025 – II Domenica di Quaresima anno C L’ULTIMA CENA E L’EUCARESTIA DELLA CHIESA Il rito del calice, profezia della croce. La liturgia eucaristica si mostra come obbedienza al comando di Cristo “Fate questo in Leggi tutto…
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Commento domenicale
Pubblicato da Edoardo Amadio il
“..Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male? (Giobbe 2,10)
E’ possibile che il Signore Dio sia così ambiguo? E’ possibile che Dio sia il nostro benefattore e nello stesso tempo il nostro persecutore?
Dove sei Signore?
Spesso la Religione è vista come una risorsa in più per l’uomo e la preghiera un mezzo per “piegare” Dio alle nostre necessità.
Momenti difficili nella storia dell’uomo ce ne sono stati molti: guerre, pestilenze, terremoti, ideologie violente e criminali.. frutti della volontà di Dio?
Certamente inducono a riflessioni sull’uomo, sul valore della vita, sul dono della vita, su Dio autore della vita.
Vita=dono lasciata alla responsabilità dell’uomo. “Dio ha voluto rendersi impotente di fronte al grande dono della libertà concesso all’uomo.” (Varcare la soglia della speranza, Giovanni Paolo II)
Al processo di Galileo qualcuno disse che allo Spirito Santo non interessa come “vadia” il cielo, voleva dire che una volta fatta la creazione il cielo (la materia) va da sé secondo lo spirito di sapienza originario della creazione. L’immenso dono della vita, è ora nelle nostre mani, e tutto l’universo è vita.
Il Signore Dio può esserci accanto e ci è sempre accanto, “..e sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo”. (Mt.28,20b)
Non siamo mai soli, il Signore gioisce con noi e piange con noi, come oggi nel tempo del corona virus; adesso sì possiamo dire “sia benedetto il nome del Signore”.
Qui di seguito una stupefacente preghiera di E.HILLESUM: “L’unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l’unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi, mio Dio. Si mio Dio, sembra che tu non possa fare molto per modificare le circostanze attuali, ma anch’esse fanno parte di questa vita. Io non chiamo in causa la tua responsabilità, più tardi sarai tu a dichiarare responsabili noi. E quasi ad ogni battito del mio cuore, cresce la mia certezza: tu non puoi aiutarci, ma tocca a noi aiutare te, difendere fino all’ultimo la tua casa in noi. (Diario 1941-1943, Adelphi Milano 1996)
Buona domenica
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