Commento domenicale 30/03/2025
IL FIGLIOL PRODIGO. (Lc 15,1-3. 11-32)
“…il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso .. Egli si indignò, e non voleva entrare.”
“La parabola del “figliol prodigo” c’è chi l’ha chiamata del “padre prodigo”, padre prodigo d’amore verso i figli, c’è chi la chiama del padre ingiustamente misericordioso, ma può esserci un perdono ingiusto? Era ingiusto almeno per il fratello maggiore che imbronciato se ne stava in un angolo. La parabola vuole insegnarci che credere in Dio non significa solo obbedire a norme regole e tradizioni: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito ad un tuo comando e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici”. (Lc 15,29)
Padre ingiustamente misericordioso era pure definito per il sistema religioso di allora e per quei farisei a cui il Signore appunto si rivolge: e per noi?
Ogni aspetto della nostra vita può essere motivo di perdono, un torto, una violenza, un’infedeltà. Dice in una canzone Celentano rivolto alla moglie “quando ci sei c’è troppa luce..,” bellissimo, e poi continua, “ma se tradisci non perdono”: fai quello che vuoi Celentano.
E sì siamo tutti fratelli del figliol prodigo ossequiosi a norme che sono moralità, quelle che San Paolo chiama “la legge”. Dobbiamo stare attenti dice Gesù da una religione delle prestazioni e della compravendita, basata sulla logica della punizione e della ricompensa, la giustizia che vuol insegnarci il Vangelo non è la bella copia della giustizia degli uomini. La misericordia di Dio non è la ricompensa per i più meritevoli, ma la speranza per i perduti, è un’altra dimensione dell’esistenza che sta oltre la morale.
Buona domenica
“Quel Padre è vecchio mezzo cieco forse zoppica è ridicolo nella sua corsa, goffo, ma raccolti i vestiti corre come può e poi non lo lascia nemmeno parlare lo copre col suo abbraccio…”padre ho sbagliato..” “mettetegli il mantello” “..padre io .. “ “Dategli l’anello”, l’anello!!! “fate festa, uccidete il bue grasso…fate presto” Non lo lascia nemmeno parlare, lo aveva già di nuovo accolto in casa, non voleva nulla da lui, quello che c’era da fare lo fa tutto il padre. Questo è il nostro Dio.
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