PREGHIERA DEL ROSARIO NELLA FESTA DI SAN GIUSEPPE

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I MISTERI DELLA LUCE

INTRODUZIONE. Giuseppe di Nazareth, il falegname, padre di Gesù il Messia. Di lui si parla pochissimo nei vangeli, di lui non conosciamo neppure una parola: anzi, negli evangeli è subito dimenticato. Esce ben presto dalla vita di Gesù così come nel silenzio vi era entrato. Il mistero di Giuseppe è il mistero del povero, del semplice, del piccolo, dell’uomo del silenzio…  Il silenzio di Giuseppe avvolge il mistero della maternità di Maria e il mistero del “Dio-con-noi”: Giuseppe ne è il custode per eccellenza. Adempiuta la sua missione Giuseppe scompare: non sappiamo né come né quando è morto, ma l’unica morte che conta è quella che ha fatto a se stesso con una piena obbedienza accogliendo Maria, accogliendo Gesù, accogliendo le parole del Signore ricevute in sogno. Non sappiamo quanto tempo Gesù trascorse a Nazareth dopo i dodici anni, ma in quel periodo l’amore di Giuseppe influì sull’amore filiale di Gesù e certamente il suo inconscio è restato impregnato dalla figura di Giuseppe, dalle sue parole, dai suoi sguardi e dal suo silenzio e così Giuseppe, che non ha generato Gesù secondo la carne, l’ha generato come uomo e l’ha fatto passare dalla relazione della paternità umana a quella di Dio. Tentati dalla ricerca di segni che mostrino l’agire straordinario di Dio nella storia, lasciamoci accompagnare dal silenzio di Giuseppe che, obbediente al progetto di Dio, se ne è reso partecipe, assumendo la custodia paterna di Gesù. Attraverso questa custodia, Gesù è passato dalla paternità umana a quella di Dio. E a questo Dio, che è il Padre di Gesù e che lui ci ha insegnato a chiamare nostro, noi ora ci affidiamo, intercedendo con la preghiera del Rosario per tutta l’umanità che soffre e spera.

Dall’aurora al tramonto

Dall’aurora io cerco te,
fino al tramonto ti chiamo;
ha sete solo di te l’anima mia
come terra deserta.

Non mi fermerò un solo istante
sempre canterò la tua lode,
perché sei il mio Dio, il mio riparo
mi proteggerai all’ombra delle tue ali.

Non mi fermerò un solo istante
io racconterò le tue opere
e ti seguirò, Dio, unico bene,
nulla mai potrà la notte contro di me.

1° Mistero: Il battesimo di Gesù al Giordano

In quei giorni Gesù venne a Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di Lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio prediletto, in Te mi sono compiaciuto” (Mc 1, 9-11).

Preghiamo per tutte le persone ammalate anzitutto per quelle colpite dal coronavirus. Ma anche per quelle ricoverate negli ospedali o nelle case di cura o di riposo e in questi giorni non possono ricevere la visita di un familiare o di un amico. Preghiamo per le persone che vivono ogni forma di fragilità, psicologica o di altra natura, e che in questo tempo avvertono con maggior sofferenza il proprio disagio. Una preghiera particolare va a tutti gli abitanti delle zone più colpite dal contagio, dove alla sofferenza della malattia che non si allenta, si aggiunge il dolore dei tanti lutti vissuti a distanza.

Padre nostro, Ave o Maria, Gloria

2° Mistero: Le nozze di Canaan

Ci fu uno sposalizio a Canaan di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i Suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”… La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”. Dice loro Gesù: “Riempite d’acqua le giare” e di nuovo: “Ora attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi gliene portarono… L’acqua diventò vino… Così Gesù diede inizio ai Suoi miracoli, manifestò la Sua gloria e i Suoi discepoli credettero in Lui (Gv 2, 1.3. 6-11).

Preghiamo per i medici, per gli operatori sanitari che lavorano senza sosta per curare chi viene colpito dal contagio. Per coloro che stanno lavorando freneticamente alla ricerca di un vaccino e per quanti mettono a disposizione le loro risorse affinchè tutto questo diventi possibile.

Padre nostro, Ave o Maria, Gloria

3° Mistero: L’annuncio del regno di Dio


Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto ed il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo” (Mc, 1, 14-15).

Preghiamo per gli operatori della protezione civile, per le forze dell’ordine, per chi rimane al proprio posto di lavoro per garantire i servizi essenziali e per quanti stanno operando per rallentare la diffusione del contagio. Preghiamo per chi governa la nostra nazione, per chi amministra i nostri territori. Preghiamo anche per chi governa il mondo affinché, nella consapevolezza che siamo tutti sulla stessa barca, possa avviare percorsi più attenti al bene di tutti e non solo di pochi.

Padre nostro, Ave o Maria, Gloria

4° Mistero: La trasfigurazione di Gesù

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte su un alto monte, e fu trasfigurato davanti a loro, il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce (Mt 17, 1-2).

Preghiamo per le persone defunte e per le loro famiglie che in questo tempo difficile non hanno la possibilità di salutare i propri cari con i gesti comuni della pietà e non possono vivere il lutto nella forma consueta di un abbraccio e di una preghiera fatta insieme agli amici e alla comunità.

Padre nostro, Ave o Maria, Gloria

5° Mistero. L’istituzione dell’Eucarestia

Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel Mio sangue, che viene versato per voi” (Lc 22, 19-20).

Preghiamo per coloro che in questo momento rischiano di essere dimenticati, per i più poveri, per coloro che sono privati di risorse e di diritti. Per i profughi, per gli esiliati, per i senza terra, per coloro che vivono nelle nazioni che non hanno sufficientistrumenti e personale sanitario per far fronte all’epidemia. 

Padre nostro, Ave o Maria, Gloria

Salve Regina

Preghiera a San Giuseppe

Signore Dio,

nella solennità del nostro patrono,

ti preghiamo perché, soprattutto in questi giorni difficili,

sull’esempio di Giuseppe,

possiamo custodirci gli uni gli altri,

attraverso la memoria, la preghiera,

attraverso quei segni di vicinanza a cui far trovare le strade più fantasiose per esprimersi.

Che nessuno sia lasciato in balia della propria solitudine e della paura.

La tua premura di Padre,

come si è resa segno nella premura di Giuseppe per quanti gli erano affidati,

si esprima oggi in quella premura di cui ognuno può essere strumento.

Sii benedetto per coloro che ci raggiungono con il loro bene,

donaci di essere per tutti balsamo benefico.

Giuseppe, invocato come padre provvidente,

ci aiuti ad essere il mezzo che provvede a rispondere ai bisogni più radicali di quanti ci sono fratelli e sorelle.

A te Signore, affidiamo,

pensando a Giuseppe, specialista della cura,

quanti sono in prima linea nella lotta contro l’epidemia che ci attanaglia,

e quanti soprattutto negli ospedali attendono guarigione senza il suffragio delle persone che amano, forzatamente lontani dagli affetti.

All’uomo giusto, così parla di Giuseppe il vangelo,

ci affidiamo perché divenuti, a nostra volta, giusti possiamo abitare nella giustizia il mondo e riconsegnarlo giusto a coloro che più patiscono l’ingiustizia di quanti, arroganti, presumono di poter giocare con l’esistenza dei deboli.

Tutto ti chiediamo, Padre, per l’intercessione di san Giuseppe, in Cristo Gesù nostro Signore.

Amen.

BENEDIZIONE

Signore Dio, in te confido

Signore Dio, in te confido:

Tu sei speranza del mio cuor.

Nell’ansie mie a te m’affido;

vicino a te non ho timor. Rit:


Rit: Ti chiamerò, mio Salvatore, e resterò sempre con te.

Tu sei mia gioia e mia fortezza:

del tuo amor non mi privar.

Da te io spero la salvezza;

non sia vano il mio sperar. Rit:


Se tu mi accogli, Padre, buono,

prima che venga sera,

se tu mi doni il tuo perdono,

avrò la pace vera. Rit: